Aman: “Ho due famiglie: una in Afghanistan e una in Italia”

“Ripercorrete il viaggio con me, ponete con attenzione i vostri piedi all’interno delle mie orme, indossate scarpe solide e comode perché il viaggio sarà lungo e complesso”.

Inizia così il racconto di Aman, scritto insieme al suo educatore Luca Finocchiaro nel periodo che ha trascorso a Rimini nella comunità educativa Casa Borgatti, pubblicato poi da Fara Editore nel libro “Lontani dalla luna”.
Il racconto di Aman è la storia di un bambino che cresce in Afghanistan: intorno a lui solo povertà e guerra. Per scappare al regime dei talebani che lo hanno scelto per convertirlo, il padre decide di lasciarlo partire, insieme al fratello. In Iran viaggiano su un pick-up, seguito da altre sei automobili. Una di queste si ribalta e muoiono tutte le persone a bordo. Racconta Aman: “Abbiamo dormito nelle stalle, trascorso giorni interi senza mangiare, siamo stati minacciati e picchiati. Abbiamo attraversato la Turchia, poi la Bulgaria, la Serbia, l’Ungheria. Siamo stati in un centro in Austria e poi, infine, in Italia”.

In Italia Aman viene inserito nel progetto Sprar “Rimini porto sicuro” gestito dal Comune di Rimini e ha avuto in questi anni la possibilità di frequentare la scuola, imparare un mestiere.

Scrive ancora: “Ogni volta che posso, racconto. È un bisogno che arriva all’improvviso, potrei parlare per ore e ore. È come se una parte di me fosse ancora in viaggio. […] Nella mia casa ho lasciato la mia famiglia, il mio cuore fisico e spirituale, in Italia ho incontrato la comunità, il mio cuore adottivo di giovane uomo”.

Oggi Aman è ospite di una famiglia di volontari dell’associazione Agevolando a Rimini, sono reciprocamente ricchezza gli uni per l’altro. Scrive, infatti, la coppia che lo accoglie: “Quest’esperienza è sicuramente un allargare i confini dell’amore ogni giorno. E siamo orgogliosi del ragazzo che Aman è oggi”.

Ma Aman sogna un’autonomia e di poter sostenere la sua famiglia di origine che vive una situazione tuttora drammatica.

Aman da anni incontra studenti e persone nelle scuole, nelle parrocchie, in tanti contesti…per raccontare la sua storia. Recentemente intervistato in un video realizzato da quattro studenti del Liceo Serpieri di Rimini insieme ad altri testimoni: Najam, giovane proveniente dal Pakistan e Franco Leoni Lautizi, sopravvissuto alla strage di Marzabotto. Il video ha ricevuto anche una menzione speciale dal Ministero dell’istruzione in occasione del concorso indetto dall’Associazione nazionale vittime civili di guerra.

Ci piace concludere proprio con le parole di Aman il racconto della sua storia: “Siamo tutti stranieri su questo pianeta, un giorno tutti dovremo lasciarlo. Perché non comportarci bene e con gentilezza gli uni con gli altri nel tempo che ci è stato donato?”.

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