Abou e Amadou: “Casa dolce casa, un progetto per diventare grandi”

Entrambi hanno 21 anni, sono arrivati in Italia quando ne avevano solo 17. Amadou dal Mali, Abou insieme a suo fratello Laye dalla Guinea.

Si conoscono per caso nella prima struttura che li ospita nella provincia di Pesaro, gestita dalla coop. Il Labirinto. Sono tutti e tre in camera insieme e diventano immediatamente amici. Poi vengono trasferiti a Rimini e passano attraverso diversi progetti: la casa di pronta accoglienza Amarkord, Casa Karibu, il progetto Sprar. Tutte esperienze molto positive, tanto che i ragazzi sono ancora in contatto con i loro educatori e gli altri ragazzi. Mentre Laye ha la fortuna di trovare accoglienza presso una famiglia dell’associazione Papa Giovanni XXIII, Amadou e Abou a conclusione del loro progetto devono trovare casa e non è semplice. In quei giorni Agevolando sta per avviare il progetto “Casa dolce casa” anche a Rimini, grazie alla disponibilità di una famiglia a mettere a disposizione un appartamento gratuitamente. Debora Debebe, educatrice, candida i due ragazzi, che già conoscevano ad Agevolando, e comincia così la loro avventura. Nell’appartamento i ragazzi compartecipano alle spese della casa e imparano ad essere autonomi con il sostegno dello staff dell’associazione.

“Nella casa di Agevolando abbiamo conosciuto tante persone gentili, che ci hanno aiutato”, raccontano i ragazzi. “Vogliamo ringraziare prima di tutto Silvia, e poi Lunida e tutti i volontari e le volontarie. Ci sono sempre stati vicino e ogni volta che abbiamo avuto bisogno ci hanno aiutato. Grazie ad Angelica, Silvia R., Luca, Marzia, Bianca, Oumar, Lia e soprattutto Paola e Giuseppe con la nonna Lidia, loro per noi ci sono sempre e sono molto importanti per noi”.

“In questo anno abbiamo imparato come si vive da soli – spiegano Abou e Amadou – grazie all’aiuto dei volontari che ci hanno ascoltato e insegnato un sacco di cose. Abbiamo imparato a tenere in ordine la casa, come si paga una bolletta, come fare le pulizie… Lunida ci è venuta sempre a trovare e potevamo parlare di tutto con lei. La cosa più difficile è rispettare alcune regole ma con un po’di pazienza e aiutandoci l’uno con l’altro abbiamo risolto tutto”.

Dopo un anno di permanenza nell’appartamento i ragazzi hanno entrambi un contratto di lavoro (Abou lavora in un supermercato e Amadou nella cucina di un pub), qualche soldo da parte, si sentono pronti per la piena autonomia. Ma trovare casa non è semplice, soprattutto in questo momento di ripartenza dopo l’emergenza sanitaria.

“Abbiamo 21 anni, anche grazie alle persone che abbiamo incontrato ci sentiamo grandi e pronti per farcela da soli”, dicono i due amici. “Speriamo di trovare padroni di casa che possano fidarsi di noi e darci un’opportunità. Noi non vi deluderemo!”.

Amadou e Abou cercano casa in affitto. Se qualcuno a Rimini volesse contattarci e offrire loro un’opportunità può contattarci all’indirizzo email: rimini@agevolando.org

Concludiamo con le parole di Abou e Amadou: “Casa dolce casa è un progetto importante, grazie a Patrizia e Andrea e alla loro famiglia per averci dato questa casa. A chi verrà dopo di noi diciamo di usare al meglio questa opportunità…e tutto andrà bene”.

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