Una nuova fase per il Care leavers network Italia

Con la seconda conferenza nazionale, realizzata a Roma lo scorso 29 gennaio, si è conclusa una fase importante per il progetto “Care leavers network Italia”.

La conferenza è stata, infatti, uno degli esiti del progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali – realizzato in Ati con Cnca – che ci ha permesso di finanziare e proseguire le attività del network per oltre un anno.

Il progetto ministeriale è stato l’occasione per estendere il network in 12 regioni d’Italia, realizzare focus group e laboratori di storytelling, organizzare eventi locali e nazionali, elaborare raccomandazioni e documentazione sul tema della partecipazione attiva dei Care leaver. Una rappresentanza di care leaver italiani ha inoltre partecipato a Bruxelles alla nascita di un primo coordinamento europeo di giovani cresciuti “fuori famiglia”.

Nonostante la conclusione del progetto e la situazione difficile che si è creata nelle settimane successive a causa dell’emergenza Covid, il Care leavers network non si è mai fermato.

La prima esigenza è stata quella di individuare nuove forme di finanziamento e raccogliere fondi per poter proseguire le attività. Non è stato semplice e questa ricerca è tuttora in corso.

Ma era altrettanto importante non perdere il contatto creato con i ragazzi e le ragazze nei diversi territori italiani e poter continuare il percorso iniziato insieme e che a Roma era stato in qualche modo ulteriormente rinforzato.

Due volte alla settimana, durante il lockdown, abbiamo organizzato appuntamenti online su Google meet per i ragazzi del network che abbiamo ironicamente chiamato “Aperivirus”. Un momento per raccontarci come stavamo vivendo le diverse fasi della Quarantena, ma anche in cui i ragazzi hanno potuto offrirsi ascolto e aiuto reciproco, confrontarsi, discutere di tematiche di comune interesse anche attraverso la proposta di film da vedere insieme.

Non sono mancate anche altre iniziative promosse da Agevolando per coinvolgerli: un concorso fotografico, chat su whatsapp dedicate, la raccolta di testimonianze e racconti, dirette su Instagram e Facebook.

Una grande opportunità è stata quella di poter continuare le attività di formazione condotte dai care leaver come “esperti per esperienza”.

Grazie all’utilizzo delle piattaforme digitali, siamo stati coinvolti da ben quattro università in questo periodo: l’Università di Torino, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università di Verona e l’Università di Trento.

Sono state iniziative di grande valore per i ragazzi e per il network, che hanno potuto mettere sempre meglio a fuoco una metodologia che ci permette di portare le loro storie ed esperienze rendendole utili a studenti e professionisti. Hanno collaborato alcuni collaboratori e volontari del network insieme ai care leaver “senior” del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, del Trentino- Alto Adige, della Campania.

Oltre alle attività realizzate a livello nazionale, anche i coordinamenti regionali si sono attivati. In Piemonte e Liguria le attività sono proseguite anche con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Insieme andrà tutto bene”. Grazie a questo contributo abbiamo realizzato incontri virtuali di gruppo tra i ragazzi e iniziative mirate di sostegno psicologico individuale per supportarli in un momento delicato come quello del lockdown e nelle fasi successive.

Anche altre regioni si stanno organizzando con nuove progettualità. A breve ripartiranno i laboratori di storytelling in diversi territori. Abbiamo inserito nella squadra nuovi coordinatori regionali e con il contributo e il sostegno del Comune di Ravenna rinforzeremo il network con un focus specifico sulle province della Romagna.

Per maggiori informazioni sulle nostre iniziative, per sostenerle e collaborare è possibile contattare la coordinatrice nazionale, Cecilia Dante, all’indirizzo e-mail cln@agevolando.org

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