Tre giorni a Bologna per ripartire e costruire Agevolando insieme

Dopo due anni di incontri prevalentemente a distanza, è stato speciale poterci rivedere e riabbracciare.

Oltre 60 volontari, collaboratori e ragazzi care leavers da tutta Italia hanno accolto l’invito a partecipare al weekend di formazione promosso dall’associazione Agevolando che tradizionalmente chiamiamo “Cai”, acronimo di “Costruiamo Agevolando Insieme”.

Dal 10 al 12 settembre ci siamo riuniti al Villaggio del Fanciullo di Bologna, sotto lo slogan “Engagement, passione e partecipazione… gli ingredienti per ripartire!”. Interessante anche la presenza, oltre agli storici collaboratori, di nuove persone interessate a sviluppare i progetti di Agevolando nella propria città.

La giornata di venerdì si è aperta con il saluto del presidente, Federico Zullo.

A seguire il contributo di Marisa Quintili, psicologa e esperta di gestione delle risorse umane, che ci ha aiutato a riflettere sul “perchè” di quello che facciamo, aiutandoci a lavorare in gruppi per definire quello che può essere l’impatto e il contributo unico che può offrire Agevolando. Sei definizioni che torneranno per noi ad essere utili anche in futuro. Per concludere una serata in centro a Bologna…perchè il Cai è anche condivisione e amicizia!

Marisa Quintili, psicologa

Ad aprire la mattinata di sabato il benvenuto dell’Assessore al Bilancio del Comune di Bologna Davide Conte, che di cuore ringraziamo.

Siamo poi entrati nel vivo delle tematiche del Cai con le parole di Stefano Laffi, ricercatore sociale e co-fondatore di Codici Ricerca e Intervento, che ci ha affascinato e stimolato parlandoci di giovani, partecipazione attiva, appartenenze, desideri, spazi di scelta.

“I rapporti di collaborazione e fiducia si costruiscono proiettandosi sul futuro, non sul presente”, ci ha detto. E ha proseguito: “Allenare i giovani a scegliere vuol dire creare innanzitutto contesti di relazioni e error friendly. Oggi sempre più giovani scelgono una posizione di defezione ma solo facendo sentire pubblicamente la propria voce è possibile produrre un cambiamento. Nei gruppi in cui si ‘allena la voce’ deve essere lasciato spazio non solo ai problemi ma anche ai desideri, al piacere di stare insieme. Anche in Agevolando è la voce dei ragazzi lo stimolo a migliorare”.

Davvero un privilegio ascoltarlo, speriamo di ripetere presto!

Davide Conte, assessore del Comune di Bologna e Stefano Laffi, ricercatore sociale


Ci siamo poi divisi in due gruppi:
uno dedicato al progetto Care Leavers Network coordinato da Cecilia Dante, Samanta Ferri. Giorgio Vergano e Adina Jujic e un secondo dedicato agli altri progetti di Agevolando e al ruolo dei volontari e delle sedi coordinato da Angelo Fiore, Massimiliano Manai, Sara Galli, Nicoletta Chieregato e Katia Dal Monte.

Abbiamo concluso i lavori con la presentazione e proiezione in anteprima del cortometraggio “Sono nato in una famiglia sbagliata”, di Stefano Soriani, Care leaver del Trentino.

La serata non poteva che finire con una cena tipica bolognese a base di tigelle e crescentine.


L’ultima giornata del nostro appuntamento di formazione è iniziata con l’assemblea dei soci per poi proseguire con le comunicazioni del Consiglio Direttivo: tra i temi trattati anche la presentazione del progetto U-Report Italia e della nostra App Agevol’Up (www.agevolup.org) oltre all’anteprima di un evento importantissimo di cui vi parleremo presto!
 
Questo weekend formativo è stato realizzato grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia nell’ambito del progetto “EduCare”. 

 
 


Grazie alle volontarie di Agevolando Bologna per averci coccolato con dolci e altre squisitezze per la colazione e la merenda, al Villaggio del Fanciullo di Bologna per averci accolto e a tutto lo staff che ha organizzato questo weekend: ma soprattutto grazie a tutti coloro che hanno partecipato. Ora, come ha detto bene la nostra vicepresidente Almas Khan: “Questa energia deve esplodere ed essere portata in ogni sede”!

Concludiamo con la poesia di Ezio Bosso che Samanta Ferri, coordinatrice del Care Leavers Network della Liguria, ha voluto dedicare ad Agevolando e a queste giornate:

 

Io li conosco i domani che non arrivano mai
Conosco la stanza stretta
E la luce che manca da cercare dentro
Io li conosco i giorni che passano uguali
Fatti di sonno e dolore e sonno
per dimenticare il dolore
Conosco la paura di quei domani lontani
Che sembra il binocolo non basti
Ma questi giorni sono quelli per ricordare
Le cose belle fatte
Le fortune vissute
I sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci
Questi sono i giorni per ricordare
Per correggere e giocare
Si, giocare a immaginare domani
Perché il domani quello col sole vero arriva
E dovremo immaginarlo migliore
Per costruirlo
Perché domani non dovremo ricostruire
Ma costruire e costruendo sognare
Perché rinascere vuole dire costruire
Insieme uno per uno
Adesso però state a casa pensando a domani
E costruire è bellissimo
Il gioco più bello
Cominciamo…

 

 

Andrea, Omar, Almas, Jessica e Mamadou, care leavers

 
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