La voce dei ragazzi diAgevolando in Parlamento

Che il tema dei ragazzi “fuori famiglia” sia al centro del dibattito politico è, in sé, una buona notizia. Purtroppo il rischio di derive ideologiche o strumentali è sempre in agguato… Per questo diviene di vitale importanza che la voce dei ragazzi direttamente coinvolti e interessati, di coloro che hanno vissuto esperienze di allontanamento e di Affido, venga ascoltata. Con questo spirito l’Associazione Agevolando è riuscita a ritagliarsi uno spazio nell’ambito del Convegno promosso lo scorso 13 Febbraio alla Camera dei Deputati dalla Presidente della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza Michela Brambilla: “Affidamento temporaneo: abuso o tutela? Ovverosia il fenomeno degli allontanamenti facili”. “Un titolo che già di per sé rischiava di essere generico e fuorviante” – ci spiega Federico Zullo, presidente di Agevolando e tra gli intervenuti al Convegno – “come si può, infatti, parlare di tutela come sinonimo di abuso? Perché quei pochi (per fortuna) casi di mala-accoglienza o di errato intervento di allontanamento devono diventare i capisaldi di una guerra solamente distruttiva nei confronti di un sistema che cerca di fare il possibile per garantire protezione e cura ai bambini e ai ragazzi fuori dalla loro famiglia?”. Il tema affrontato è sicuramente complesso e necessita di molta accortezza perché ha a che fare con vissuti dolorosi, come alcune testimonianze al convegno hanno mostrato. Ma è necessario che tutti i punti di vista siano tenuti in considerazione, senza pregiudizi o generalizzazioni. L’iniziativa è nata dal presupposto che siano troppi in questo momento i bambini allontanati dalle loro famiglie (se ne contavano 29.388 a fine 2011), ma troppi rispetto a quali standard? E soprattutto, se sono così facili gli allontanamenti…perché spesso mancano le risorse per sostenere questi progetti e aiutare i ragazzi in modo efficace e risolutivo? “Come associazione Agevolando abbiamo accolto con favore la proposta dell’onorevole Brambilla di creare un Osservatorio per l’analisi, il monitoraggio e il controllo del sistema di accoglienza”, aggiunge Federico Zullo, “ma crediamo che questo non sia sufficiente”. Tra gli intervenuti al Convegno anche Giovanni Fulvi, presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunità per Minori che nel suo efficace intervento ha sottolineato alcuni aspetti fondamentali: “E’ importante rimanere su un piano di realtà quando si parla di comunità di minori, abbiamo letto in questi ultimi tempi troppe informazioni scorrette. Forse più che un nuovo osservatorio è necessario mettere a sistema le forme di controllo che già esistono. Non facciamo demagogia su queste storie. Non cerchiamo visibilità sulla pelle di queste creature e cerchiamo di spostare il fulcro dell’attenzione dalla disperazione dei genitori a quella dei bambini e dei ragazzi”. Proprio a nome dei ragazzi sono state presentate dal Presidente di Agevolando all’attenzione dell’onorevole Brambilla e degli altri intervenuti al Convegno alcune proposte: innanzitutto una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto a questi temi per superare pregiudizi e stigmatizzazioni che spesso coinvolgono i ragazzi cresciuti fuori dalla propria famiglia di origine, in secondo luogo la necessità imprescindibile che anche il punto di vista dei ragazzi venga ascoltato e preso in considerazione e quindi la proposta di coinvolgere i ragazzi stessi in questo percorso di analisi, monitoraggio e valutazione, e poi un controllo non solo di quanto avviene nelle comunità ma anche nelle famiglie affidatarie e un maggior sostegno e ascolto anche delle famiglie di origine dei ragazzi stessi. Ma la proposta più importante rimane il Disegno di Legge 64 presentato in Senato a Marzo 2013 a firma della Senatrice Amati e nel quale sono presenti tre preziosissimi articoli che sancirebbero per la prima volta nel nostro Paese il diritto per i giovani in uscita dalla tutela di poter essere aiutati per ciò che riguarda la casa, il lavoro, le spese, la salute. “Continueremo a batterci con tutte le nostre forze perché questo disegno di legge venga preso in considerazione e attuato” conclude Federico Zullo. “Siamo consapevoli di non rappresentare tutti i bambini e i ragazzi che vengono allontanati dalla loro famiglia, ma riteniamo di conoscere sufficientemente questi aspetti e di farci portatori del punto di vista di molti. In fin dei conti siamo noi ex-ospiti i principali protagonisti, nel bene e nel male”. E allora perché non cominciare dal metterci in ascolto?

Silvia Sanchini

Il video completo del Convegno. Alla seconda ora di girato (2:00:00) l’intervento di Federico Zullo: http://webtv.camera.it/archivio?id=4937&position=0

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