#Voceairagazzi: una piccola rivoluzione

Con la conferenza di chiusura del progetto che si è svolta gli scorsi 8 e 9 novembre a Parigi, si è concluso ufficialmente il progetto europeo “In.fo – Insieme formando” (Training Professionals Working with Children in Care). Un progetto biennale (2015-2016) finanziato dalla Commissione Europea, DG Justice, frutto di una partnership tra le organizzazioni Sos presenti in Bulgaria, Croazia, Estonia, Francia, Italia, Lettonia, Ungheria e Romania e partner internazionali come il Consiglio d’Europa e la rete “Eurochild”. Obiettivo generale del progetto è stato quello di promuovere sempre di più nel nostro Paese un approccio centrato sui diritti per favorire “la partecipazione dei minori ai processi decisionali che li riguardano” (Raccomandazione della Commissione Europea del 20 febbraio 2013 “Investire nell’infanzia per spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale”).

Diverse le tappe importanti che hanno scandito il lavoro, a partire dalla realizzazione del manuale “Garantire i diritti dei bambini. Guida per i professionisti dell’accoglienza eterofamiliare”, presentato ufficialmente il 28 gennaio a Milano. Il manuale è gratuito e a disposizione sul sito di Sos Italia. E poi l’evento dello scorso 24 ottobre all’Istituto degli Innocenti di Firenze: “La parola ai ragazzi, la risposta alle istituzioni” per presentare i risultati del progetto e le “Raccomandazioni” dei ragazzi coinvolti alle Istituzioni italiane ed europee per un’accoglienza basata sul diritto dei bambini alla partecipazione del loro progetto di vita.

In Italia In.fo ha agito in cinque comuni (Trento, Verona, Roma, Napoli e Cagliari) coinvolgendo sia i minorenni accolti in comunità sia gli operatori dell’accoglienza. Partner nazionali del progetto sono stati l’Istituto degli Innocenti, il Coordinamento Nazionale Comunità per Minori (CNCM), l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’Ufficio Protezione e Pubblica Tutela dei Minori Regione Veneto, la Provincia Autonoma di Trento e la nostra associazione. Agevolando ha avuto in particolare il ruolo di promuovere e rendere operativo il “Gruppo giovani”, coordinato da Margherita Catalfamo, che ha coinvolto giovani care leavers nelle diverse azioni progettuali. Ai ragazzi abbiamo chiesto di raccontarci come soci di Agevolando quanto sia stato importante per loro partecipare a un progetto di questo tipo e quali sviluppi virtuosi intravedono tra le attività realizzate e lo sviluppo del nostro Care Leavers Network.

Ci spiega Fabio: “Penso che il progetto In.fo e il care leavers network siano due progetti piuttosto simili sotto molti aspetti, entrambi vedono i ragazzi come protagonisti attivi nella progettualità. Ciò comporta non pochi ostacoli: é difficile in queste occasioni per i ragazzi non agire di pancia come risulta altrettanto difficile per gli operatori il non arroccarsi su atteggiamenti e modi di agire consolidati magari in anni di lavoro. È difficile ma altrettanto intenso e forte. Non è una strada spianata ma i lavori sono in corso. E per la prima volta si lavora insieme. Tutto questo deve produrre cambiamento. Se rimane una cosa bella ma fine a se stessa allora abbiamo fallito. La partecipazione deve diventare un valore naturale, non rimanere un principio istituzionale. Quello che stiamo facendo noi dev’essere solo l’inizio di una nuova era in cui altri ragazzi possano fare quello che abbiamo potuto realizzare noi”. Raffaella commenta così la sua partecipazione all’evento del 24 ottobre: “E’ l’inizio di una piccola rivoluzione. I ragazzi non hanno più solo un ruolo marginale ma sono parte attiva, anzi hanno avuto un ruolo da protagonisti. Io avevo massima fiducia nei ragazzi più giovani che sono stati coinvolti perché so che pur essendo a quelle età delle ‘bombe a orologeria’ se la loro energia viene incanalata nella giusta direzione, rivelano di avere un potenziale enorme. Non credo nei cambiamenti immediati e radicali delle istituzioni, ma cominciamo a mettere loro la cosiddetta ‘pulce nell’orecchio’. La strada è lunga e non dobbiamo arrenderci, ma l’inizio tutto sommato non è male!”. Non ha dubbi su questo anche Adina: “La partecipazione a progetti come In.fo è importante perché il punto di vista di noi ragazzi è considerato ‘esperto’: il confronto tra noi e gli adulti che ci hanno affiancato in questo percorso è stato fondamentale. Una forza in più. Come nel Care leavers network dobbiamo confrontarci, lavorare insieme, conoscerci, così da scoprire cosa ci accomuna per poterlo raccontare. La virtù del network sta proprio nello scambio e nell’incontro: ogni ragazzo porta qualcosa, arricchendo il gruppo e se stesso. È un processo continuo ed è potente, può fare la differenza”.

Aggiungiamo con orgoglio che proprio Fabio insieme a Jenny ha rappresentato il gruppo dei ragazzi a Parigi, nell’evento conclusivo, al quale hanno partecipato, tra gli altri, le associazioni SOS Villaggi dei Bambini di 8 paesi europei, la Coordinatrice per i Diritti dei Bambini della Commissione Europea, il Consiglio d’Europa, Eurochild, la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza francese e l’Agenzia per i Diritti Fondamentali (FRA).

E ora? Spiegano Samantha Tedesco, coordinatrice nazionale, e Margherita Brasca, assistente del progetto: “Finisce il progetto ma non il nostro impegno nella promozione dei diritti di bambini e ragazzi, in primis il diritto alla partecipazione, che continuerà anche nel 2017. A gennaio, infatti, partirà il secondo progetto europeo di SOS Villaggi dei Bambini “Prepare for leaving care”, con un focus sul percorso di uscita dall’accoglienza fuori famiglia”.

Noi ci siamo e continueremo a dare il nostro contributo per un diritto a cui crediamo fermamente e che è il cuore della mission di Agevolando.

Materiali

Il manuale per i professionisti: “Garantire i diritti dei bambini”

Video Progetto InFo – Insieme Formando

European_Recommendations

Raccomandazioni ragazzi e gruppo giovani

Raccomandazioni Nazionali InFo

[Foto Sos Italia]

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